domenica 20 novembre 2016

un'alternativa alla scuola ? L'istruzione parentale

Un'alternativa alla scuola ? L'istruzione parentale 

" Sono Anna, una donna curiosa e madre di una bambina diversamente abile di 11 anni.
Cerco una strada alternativa che possa far crescere e vivere mia figlia il più serenamente possibile.


Sono rimasta più volte delusa e insoddisfatta delle varie istituzioni e della scuola "tradizionale" che dicono dovrebbero sostenere e accompagnare le famiglie con figli diversamente abili.


Questa è la mia storia, non pretende di essere quella di altri che forse hanno trovato ciò di cui hanno bisogno. Questo per me è un momento delicato, Mia figlia frequenta la 5° elementare e sto valutando come continuare la sua educazione e istruzione nel momento in cui terminerà questo percorso. "


Questa è  la lettera di una mamma che sta cercando la strada giusta da far percorrere a sua figlia, che all'interno della scuola tradizionale sembra non aver trovato il suo "posto sicuro". Può  rivolgersi ad una scuola privata ? Molto probabilmente no. La mamma scrive dalla provincia di Torino, dove esistono delle scuole medie private ma: sono solo religiose ( e non necessariamente la mamma in questione lo è), le classi anche in queste scuole sono molto numerose (oltre i 30 bambini per classe... per ammortizzare i costi). Le #scuolemedieprivate#  a Torino sono ciò che cerca Anna ? Se cerchi un luogo in cui tuo figlio possa imparare molto, diventare competente in numerose materie scolastiche, avere un'ottima istruzione, probabilmente si. Ma la sua bimba disabile troverà un luogo accogliente per passare tre anni della sua vita, al di là di ciò che imparerà ? Ne dubito molto, perchè con 30 alunni per classe difficilmente la bambina potrà trovare le attenzioni che le servono per crescere serena.

L'alternativa è una scuola diversa, o meglio, una " non scuola ", un luogo in cui un bambino sia inserito in un piccolissimo gruppo di coetanei e possa apprendere ma anche vivere una situazione di grande benessere.

Continua Anna: " Ho cercato e ancora sto cercando ciò che più si adatta alla mia specifica situazione e quello che vorrei è poter creare una scuola parentale ( per mia figlia e per altri bambini disabili ) che preveda un programma esclusivamente individuale che si basa sulle capacità e tempi individuali e non su quello che tutti dovrebbero saper fare o conoscere ad una certa età. ".

Anna sta cercando un luogo, l'homeschooling, in cui la sua bambina possa crescere, insieme ad altri bambini (diversamente abili, ma anche del tutto normali e semplicemente alla ricerca di una serenità che sembra non così facile da raggiungere). Molte volte i bambini stanno a scuola oltre dieci ore consecutive, quindi il luogo in cui stanno riveste un'importanza enorme per la loro crescita. Non tutti i bambini possono diventare homeschooler, perchè non tutte le famiglie possono avere l'intera giornata da dedicare a loro, e/o le competenze per istruirli. Ma perchè non pensare ad un gruppo di homeschooler che si mettono insieme per far crescere diversamente i propri bambini ?

Se sei interessato chiama Synergia Centro Trauma al 335 67.65.376

Cristina Roccia
psicologa, psicoterapeuta



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